Fin dalla sua costituzione, l’Akea ha puntato le proprie energie nella strutturazione di un programma didattico omogeneo e completo. Con livelli di difficoltà progressivi e che potessero condurre l’allievo a gestire tutte le situazioni possibili di scontro uomo contro uomo. Si è trattato senz’altro di un obiettivo impegnativo.

Questo perché stiamo parlando del sistema totale di combattimento ideato dal leggendario Bruce Lee e non solo. Il Jkd, per sua definizione, attinge di per sé “al meglio di” qualsiasi disciplina marziale. Quindi, al lavoro di “Absorb What is Usefull, Reject What is Useless” svolto da sijoBruce e sifu Dan, abbiamo aggiunto “ciò che è specificamente nostro”.

Il metodo Akea è oggi una combinazione organica e strutturata finalizzata alla difesa personale, basata sullo studio del Jun-Fan gung-fu/Jeet-kune-do, Kali, Muay-thai e Pencak-silat .

Per giungere a questo risultato i Direttori tecnici nazionali che si sono succeduti nel corso degli anni, hanno mantenuto una visione a 360° di ciò che è il confronto tra due individui. Riuscire a non perdersi nella profondità tecnica e concettuale delle molte e diverse arti studiate, A mani nude e anche con le armi, contundenti e da taglio. Sifu Roberto Bonomelli, sifu Attilio Acquistapace e sifu Andrea Citarelli, sono riusciti nell’impresa grazie alla loro lunga esperienza con i maggiori esponenti mondiali del settore.

E’ stato un processo di costante riflessione, sperimentazione, accumulazione e ripulitura, quello che ha portato alla definizione del programma didattico oggi insegnato in tutte le nostre scuole affiliate

Perché diverse arti? Semplicemente perché diversi possono essere gli scenari di un confronto: …quanti avversari ho? …dove mi trovo? …ci sono armi? A queste domande ogni arte offre una possibilità, uno spunto di riflessione, un’occasione di crescita.

La visione pragmatica delle moderne “defensive tactics” danno allo studio delle arti marziali, quella professionalità che troppo spesso viene meno a favore, invece, di un colpevole misticismo. Per questo motivo, la metodologia e il programma Hardened Target, sviluppato dall’esperto internazionale di sicurezza ed ex membro della SWAT, Thomas G. Sipin, offre un ulteriore arricchimento all’intero percorso.

Ad oggi, dunque, Il programma e la progressione didattica sono la nostra forza, con oltre trent’anni di ricerca, studi ed esperienza formativa.

Il “metodo AKEA” si avvale, dunque, dell’esperienza propria delle arti marziali, la didattica, l’attenzione alla tecnica e ai principi alla base di essa, ma nel contempo, con spirito pragmatico, sfrutta l’esperienza delle Forze dell’Ordine maturata sul campo nell’era moderna, considerando tutti i livelli di forza oggi a disposizione e la capacità di inserirli nel contesto, valutamndo corettamente e responsabilmente il livello della minaccia.

Se le arti marziali rappresentavano la risorsa utile e funzionale alla difesa della propria persona e della comunitòà in epoche lontane, il Metodo AKEA rappresenta la rielettura delle stesse in chiave moderna e responsabile ed etico.

Un mix di arti marziali del sud-est asiatico e il concetto di “problem solving” proprio del Jeet kune do, la metodologia delle tattiche difensive e la nostra struttura didattica, rappresenta, a nostro avviso, la migliore offerta formativa del settore nel nostro Paese.

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